(Brutal Records) Ottimo ritorno per Sinaya, quartetto al femminile dedito ad un thrash/death metal decisamente diretto e senza fronzoli. Forti di un’esperienza live piuttosto vasta, che le ha viste aprire per Exodus, Vader e Luca Turilli’s Rhapsody tra gli altri, le quattro ragazze carioca dimostrano una carica ed una foga in grado di annichilire molti colleghi maschietti. Le composizioni sono dirette, feroci e groovy allo stesso tempo. Le velocità sono piuttosto sostenute, ma mai esagerate, rendendo brani corposi e diretti ma estremamente ritmati. Otto composizioni a cavallo tra Slayer e primi Sepultura, ma con una brutalità evidente soprattutto dal punto di vista vocale vicino al death metal delle origini. Pur non trattandosi di nulla di innovativo, l’album spicca per l’energia sprigionata e la carica live evidente anche nei lavori in studio.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10