(Massacre) Continua la storia dei Sinbreed, che dopo “Master Creator” editano il loro quarto disco, semplicemente intitolato “IV”. Importanti cambiamenti nella line-up: anche Herbie Langhans ha abbandonato la partita, ed è stato sostituito da Nick Holleman, che ha cantato per Martin Beck e per i Vicious Rumors. Il posto che fu di Marcus Siepen è stato intanto preso da Manuel Seonae dei Mago de Oz. Non so se tutto questo abbia creato delle turbolenze nella band, ma “IV” mi sembra meno ispirato dei suoi predecessori. Non brilla – appunto – per originalità la opener “First under the Sun”, mentre si fanno apprezzare maggiormente i fraseggi chitarristici e la briosa melodia vocale di “Falling down”. Spedita e grintosa “Pale-hearted”, ma l’impressione permanente è che il sound si sia fortemente standardizzato. Andamento folk in “Final Call”, forse superflue le harsh vocals di “At least I am”, comunque ben costruita; mentre la conclusive “Through the Fire” è resa godibile e rockettara dall’uso dell’hammond. Un disco ‘solo’ buono da una band da cui mi sembra lecito attendersi qualcosa di più.

(René Urkus) Voto: 7/10