(Season of Mist) Con “Semente” (recensione qui) i portoghesi Sinistro fecero notare ulteriormente, grazie ad un doom intenso, oscuro, introspettivo ed anche molto sensuale grazie all’ingresso in formazione di una vocalist fantastica. Questo loro nuovo lavoro conferma le basi e guarda ad una evoluzione che ingloba elementi più eterei, proprio grazie ad un’altra superlativa performance della provocante singer Patrícia Andrade. C’è una forte maturità artistica, probabilmente anche conseguente alla vasta attività live (tra l’altro hanno appena fatto un tour con i Paradise Lost), e i brani suonano più complessi, più fumosi, meno diretti o individuali, tanto che l’intero album è un monolitico insieme di sensazioni tetre, decadenti, graffianti e pregne di un lacerante pessimismo intrinseco. Suggestiva “Lótus”, angosciante “Pétalas”, misteriosa “Vento Sul”, esaltante “Abismo”. Ed in chiusura, opera nell’opera, la lunghissima ed ipnotica “Cravo Carne”. Band originale, tetra, ricca di un mistero alimentato dai testi in lingua madre, dalle linee vocali, da un riffing sostanzialmente lineare ma ricco di dettagli ricchi di suggestione. Un album per intenditori, un album per chi sa ascoltare, un album per tutti coloro che adorano il profumo aspro delle tenebre.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10