(earMUSIC) Allora, ve lo dico subito, giusto per toglierci il pensiero. Nei Sinsaenum, gruppo di Jordison degli Slipknot e Lecrercq dei Dragonforce, in questo album hanno collaborato Attila Csihar dei Mayhem e Zatorsky dei Dååth. L’ho detto subito perché non voglio che nomi così altisonanti siano visti solo come uno specchietto per le allodole in grado di chiamare all’ascolto fans dei vari gruppi senza valutare realmente il valore del combo. Nelle undici tracce del secondo lavoro in studio, EP esclusi, il gruppo mostra molta compattezza e coesione. Non solo un progetto quindi, bensì un vero e proprio gruppo indipendente, in grado di dire la propria nell’ambito. Il death proposto è molto melodico, soprattutto per quanto concerne la chitarra. Le canzoni sono veloci e aggressive nonostante l’orientamento melodico, tanto che certe tracce sono molto veloci e quasi stridono con la classicità mostrata dalla 6 corde protagonista. Il lato migliore del lavoro è senz’altro l’atmosfera, malata e contorta, moderna eppure ancestrale. Una prova di forza che mostra un’entità completamente slegata dai gruppi di origine dei singoli componenti, qualcosa che è più della somma delle singole parti. Per tornare al discorso iniziale, gli ospiti vengono completamente surclassati dalla compattezza del lavoro, prova della bontà compositiva dei Sinsaenum. Bravi davvero.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10