copsirenia(Napalm Records) Cambio al microfono dei Sirenia di Morten Veland. Se ne va la spagnola Ailyn dopo quattro album e subentra una sorprendente Emmanuelle Zoldan, francese, cantante di opera ma anche già corista della band da oltre un decennio. Emmanuelle è più potente, meno cristallina ma più sensuale e coinvolgente, decisamente un passo avanti mostruoso per i Sirenia i quali grazie ad un ottima impostazione di cori maschili (la opener “Goddess of the Sea” ne è un chiaro esempio) abbinata alla singer genera il perfetto supporto a ritmiche potenti con una svolta più malinconica ed emozionale, anche senza ricorrere ad un intenso uso del growl di Morten. Fantastica la già citata “Goddess of the Sea”, ricca di ritmica travolgente, parti sinfoniche orientate verso un grandeur geniale. Molto gotica e catchy la title track, pesante “The 12th Hour” dove il growl torna presente e marcatamente tuonante. Melodica e decadente “Treasure n’ Treason”, nuovamente ricca di cori innestati in un contesto oscuro l’ottima “Cloud Nine”. Strana e moderna, ma veramente suggestiva, “Veil of Winter” nella quale Emmanuelle abbassa la tonalità dimostrando una capacità vocale dalla vastissima estensione. Pesante “Ashes to Ashes”, sensuali ed ipnotiche “Elusive Sun” e “Fifth Column”, quest’ultima con un Morten molto presente ed attraente, mentre la conclusiva “Aeon’s Embrace” (la quale esiste anche con testo in francese) è romantica, triste, malinconica all’ennesima potenza. Album riuscitissimo, il quale conferma l’alto livello di questo progetto ormai in circolazione da quindici anni. Un abbinamento di eleganza, oscurità e potenza musicale dannatamente esaltante: canzoni trionfali, epiche, coinvolgenti fin dal primissimo ascolto.

(Luca Zakk) Voto: 9/10