(Non Serviam Records) Debuttano finalmente i siciliani Sirrush, band ormai in circolazione dal 2007 e con all’attivo solo un EP uscito da oltre un decennio. “Molon Labe”, dal greco ‘vieni e prendi’, è un concept epico incentrato sulle lotte dei greci contro la minaccia persiana attorno al 480 A.C., il tutto espresso con death metal epico, leggendario, ricco di melodie antiche e sfuriate moderne, le quali non negano una certa simpatia per certe matrici ritmiche e sonore di derivazione black. I brani si lasciano andare ad un death che combina la vecchia scuola ad una modernità vicina al symphonic black, con cambi, evoluzioni, intermezzi sempre attraenti, accattivanti, coinvolgenti. Brani come “A Son Set His Father Free”, la devastante “The Vision of Megistias”, l’oscura “The Last Glorious Echo”… fino all’outro “Remember Who We Were”, rivelano scenari oscuri, profondi, culturalmente impegnati e musicalmente efferati. Dietro una copertina di Lorenzo Di Vincenzo, “Molon Labe” è evocativo, sempre violento ma anche costantemente atmosferico, tra death profondo ed evoluzioni legate a evoluzioni black di ogni tipo, Cradle of Filth tra questi. Con un mix & master curati da Marco Mastrobuono (Fleshgod Apocalypse), “Molon Labe” si rivela un debutto death metal di quello che mancavano e, questa volta, palesemente Made in Italy!

(Luca Zakk) Voto: 8/10