(Icons Creating Evil Art) L’album “Vengeance Ignited”, QUI recensito, ha visto esplodere il fenomeno Sister, ora è dunque il momento di capire cos’è la band svedese, quanto possa essere o meno concreta e valida. Nati nel solco di questo hard & heavy di stampo gotico, ovviamente punzecchiato dal punk e soprattutto dallo sleaze rock, Jamie Anderson, voce, e gli altri dopo quattro anni si sono rimboccati le maniche. Lo hanno fatto con attenzione in “The Way We Fall”, dando corso a quei loro riff incalzanti e ritmiche solide, lasciando che attorno spuntassero quelle sfumature horror che sono la tendenza caratteriale del loro sound. Sia nel cantato, nei sintetizzatori in aggiunta, nei testi ovviamente e tutti gli accessori del caso per rendere l’aria nera. Alla voce poi Anderson si rivela arcigno e ben misurato nella sua vocalità che sfocia anche in prestazioni quasi black metal e partendo da basi hard rock e momenti punk. In definitiva però i Sister non hanno affatto perso energia, anzi in “The Way We Fall” la ripropongono con padronanza, controllandola in maniera sicura. In questo c’è il salto qualitativo, nell’essere più attenti ed eliminando gli eccessi. Ne nasce un rosario di canzoni che una dietro l’altra, portano l’ascoltatore a un climax coinvolgente perché in fin dei conti i loro pezzi sono, ancor auna volta, diretti. Il lavoro di arrangiamento è stato abile, come dimostrano gli inserimenti dei solo di chitarra, l’abile uso di cori in momenti strategici. Vederli dal vivo sarebbe proprio un gran bella cosa, però non c’è che dire, queste canzoni funzionano davvero bene sia nell’album, il quinto in carriera, che sul palco. Il tutto sempre con fiamme che avvolgono ed esalano zolfo e spiriti.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10