(Flick Records) In dieci anni gli svedesi Sister si sono fatti sempre notare per essere una band intensa e travolgente, sia su disco che sul palco. Il quarto disco è ancora una volta un concentrato esplosivo farcito di badilate del loro hard rock decisamente influenzato dal metal, dal punk e, a tratti, anche dal, thrash. Canzoni sempre capaci di hook memorabili ma anche di una certa intensa dose di violenza, tutt’altro che appartenente a generi più lascivi quali il suddetto hard rock o lo sleaze più noto. La loro grinta è molto street, molto sporca ed arrabbiata, anche se sempre provocante ed affascinante… una grinta che materializza un bellissimo equilibrio tra canzoni orecchiabili, potenzialmente commerciali e una furia metal appartenente ad altri tempi. “Bring Out the Dead” parte subito senza ritegno, con un riff incalzante ed il vocalist completamente scatenato. La title track, inneggiante alla vendetta contro chi comanda, è pura dannazione, pura furia… ma il ritornello è una bomba che merita un’arena stracolma. “Spitfire” è diretta, nervosa, schietta e poco educata, eccitante e coinvolgente “Scream for Pleasure”, pezzo ricco di senso horror (non posso non pensare agli italiani Superhorror), di melodia e con un altro refrain leggendario. Headbanging senza ritegno con la cadenzata e pulsante “Psycho Thrilling”, “Primal Rage” spacca di brutto, ha un sentore gotico e trascina con un groove micidiale. Quel punk sotto steroidi, sferzato sia da thrash che da metal epico batte forte sulla graffiante “Die With a Smile”, mentre un sentore d’oltretomba aleggia sull’eccitante “Walk With Me”. Oscura, lenta, incisiva e deliziosamente tetra la ballad “Whispering Winds” (qui per la testa mi passano pure i Death SS), prima della conclusiva “One Last Ride”, perfetto congedo dopo oltre mezzora priva di pace, priva di speranza, una mezzora assetata di sangue, di tenebre violentate solo dalle luci possente ed irrequieta di un palcoscenico. Canzoni schiette e sincere, anche se curate e concepite con un cinismo tale da avvalorare un senso di oscurità, una vibrazione lacerante ed una potenza di fuoco letale! Una band che, più di altre, deve soffrire dannatamente per non poter portare in giro questi brani, i quali in ogni strofa, in ogni accordo, in ogni cambio di melodia sembrano voler scappare per tuffarsi in una folla di fans ubriachi, sudati e fuori di testa!

(Luca Zakk) Voto: 8/10