copsixinline(Autoproduzione) Premetto subito che questo EP dei Six In Line è un lavoro abbastanza particolare: i metallari oltranzisti passino pure oltre perché in pezzi di metal ci sono sporadiche tracce; giusto “Hero” sembra la più adatta ai metalheads, per il resto c’è molto funky nel songwriting che si alterna all’hard rock ed allo stoner in “Monolith”. Come metallaro questo disco non mi colpito molto poiché non è decisamente il mio genere, salvo gli esempi sopra citati, come musicista riconosco comunque l’ottima preparazione di questo gruppo. Il lavoro è prodotto decisamente bene e ci sono degli ottimi spunti esecutivi, soprattutto per quanto riguarda nella ritmica, dove basso e batteria lavorano molto di fino muovendosi in tutta la loro poliedricità. Sempre riguardo alla loro perizia e qualità come band cito qui la traccia “The Larch” una strumentale che pur facendo il verso a “Minerva” dei Deftones nel fraseggio monotonico della chitarra, dimostra un brano perfettamente riuscito dal punto di vista alchemico nelle sue varie fasi; una lunga suite strumentale molto gradevole e rilassante che a parer mio risulta la traccia migliore dell’EP. Bisogna comunque essere oggettivi e saper riconoscere un lavoro ben suonato anche se non è il genere che prediligo. “Head Gasket for the Devil” è un buon disco se siete rockers dai gusti più leggeri, sound del tipo Muse, Radiohead e Moby giusto da indirizzarvi, meno consigliato invece per i metallari fans delle distorsioni ultra pesanti, ciò che conta comunque è che i Six In Line sono dei bravi musicisti.

(Michele Alluigi) Voto: 6/10