copskalmold3(Napalm Records) Quattro album in studio e uno dal vivo in circa sette anni, rappresentano un buon ruolino di marcia da parte degli islandesi Skálmöld, oltretutto valorizzato da un tasso di qualità notevole nella propria musica. “Vögguvísur Yggdrasils” è un nuovo messaggio viking metal, espresso attraverso un sound anche in grado di smarcarsi dagli stilemi del genere. I pezzi degli islandesi in qualche sortita rasentano il progressive per quante espressioni di stile sanno esprimere. In ogni caso è il vivace sviluppo delle melodie prodotte nell’arco del songwriting, a rendere il tutto maggiormente dinamico. Il cantato presenta più soluzioni, dai cori al growl ad esempio, e la cosa non può fare altro che stimolare e contribuire al discorso melodico. “Vanaheimur” presenta bene le diverse capacità della band, attraverso circa dieci muniti di musica, nonostante poi il meglio del grado di arrangiamento lo si ha nelle composizioni dal minutaggio standard, come “Nidavellir” o “Muspell”. Le ‘libellule di Yggdrasil’ è un album che mostra qualcosa di versatile che non scade in cose banali del genere viking. Si apprezza molto il lavoro del batterista, Jón Geir Jóhannsson, il quale non spreca un solo passaggio per semplificare le cose, ma che non lascia mai un tocco in meno in una costruzione ritmica adeguata alle continue evoluzioni generali del songwriting. Detto questo, il discorso del mito delle Terre del Nord popola ogni spazio di questa musica e ne detta il timbro, l’atmosfera. “Alfheimur” forse è il brano maggiormente impregnato di epopea nordica e ancestrale, di questo lavoro che determina una notevole presa d’attenzione dell’ascoltatore.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10