(earMUSIC) Gli Skid Row sono un caso quasi unico. L’unica band attiva da più di trentacinque anni che, in modo unico, divide e dividerà per sempre i fans. Inutile girarci intorno: anche se la sua permanenza nella band è solo un frazione della storia complessiva del gruppo, la gente sogna, spera, esige il ritorno di una delle ultime vere rock star: Mr. Sebastian Bach! Nel frattempo la band New Jersey fermamente condotta da Dave ‘The Snake’ Sabo, Rachel Bolan e Scotti Hill non ha mai smesso di suonare, di comporre, di pubblicare dischi… facendo susseguire in formazione un numero importante di front men: dal leggendario e sempre atteso Bach, passando per Johnny Solinger, nella band per oltre quindici anni e prematuramente scomparso l’anno scorso, attraverso i fugaci Tony Harnell e ZP Theart… fino al nuovo, all’ultimo acquisto, al favoloso Erik Grönwall! Ma chi è Erik Grönwall, il giovane vocalist svedese? Uno che ha trionfato a qualche talent show, per poi finire nei mitici H.E.A.T., attraverso i New Horizon e, finalmente, negli Skid Row. Sembra un po’ la storia di Chris ‘Izzy’ Cole nel film “Rock Star”… ‘il ragazzo di periferia’, in questo caso affetto da una leucemia poi sconfitta con una innata forza ed una costante devozione al rock’n’roll, il quale porta al trionfo, al traguardo ambito. Quando si spara a tutto volume questo “The Gang’s All Here”… strane memorie vengono a galla; peno a quelle persone di 50 anni che, un tempo, ascoltavano la vera musica. Gente alla quale puoi parlare di Metallica, Megadeth, Mötley Crüe, Iron Maiden e, loro, quasi in forma poetica e nostalgica, ricorderanno quegli anni di gioventù, quell’epoca durante la quale quelle band erano la colonna sonora portante delle loro vite. Se poi, per caso, ricordi loro che tutte quelle band sono ancora più o meno attive, ecco quella faccia prima stupita, poi incredula… e poi rassegnata… la faccia di chi ha smesso di vivere, di chi si è fatto sottomettere dai ritmi del lavoro e della famiglia… gente ormai incapace di alzare la testa e proseguire quel percorso iniziato con cose come “Dr. Feelgood”, “Ride the Lightning” o “Powerslave”, “Appetite for Destruction”… gente che non sa più tenersi al passo e che non vedremo più in ad un concerto. Ecco: se a questa categoria di individui fai ascoltare “The Gang’s All Here”, ve lo posso giurare, il feedback sarà sempre e comunque lo stesso: “sono gli Skid Row? Questo è Sebastian Bach?”. Diavolo di quell’Erik, anche per la giovane età (rispetto agli altri!): lui è la totale reincarnazione di Bach, un versione rivista e potenziata di quel frontman leggendario! E questi dieci brani? Maledetti Skid… sono riusciti a dipingere riff e melodie attorno alla potenza vocale del nuovo vocalist, offrendogli tutto lo spazio necessario… tranne probabilmente la componente decisionale e creativa, riesumando proprio la fiction-story di Izzy Cole. Ma anche per quelli come me, o come noi, tutt’ora attivi, tutt’ora assetati di nuovo rock, di nuovo metal… diventa impossibile non comparare Bach a questo Grönwall, o non notare che molti dei brani di questo nuovo disco sono provocatoriamente capaci di strizzare l’occhiolino ai primissimi dischi della della discografia, gli album dell’epoca d’oro, dell’era di Bach! “Hell Or High Water”? Ribelle, trascinante e direttamente connessa con gli anni ’89-’91. La title track è esplosiva, mentre si rivela subdolamente irresistibile la favolosa “Time Bomb”, un brano provocante, energetico, letteralmente esplosivo, un pezzo che non vedo l’ora di sentire dal vivo! Feroce “Resurrected”, infinitamente classico il groove di “Nowhere Fast”, rockeggiante e dannatamente nostalgica “When The Lights Come On”. Incalzante “Tear It Down”, poderosa la power ballad “October’s Song” prima della rocambolesca conclusiva “World On Fire”. Una band in forma, membri storici in pieno flusso creativo, un Erik motivato ed in strabiliante forma. Gli Skid Row sono tornati. Ad essere sincero non se ne sono mai andati… ma per tutti quelli che non se ne erano accorti, è giunto il tempo di svegliarsi davvero: gli Skid Row sono qui, adesso, e non hanno alcuna intenzione di andarsene. E Sebastian Bach? No, lui non torna… ma con il nuovo elemento, è come se fosse prepotentemente tornato in azione! Provare –a volume elevato- per credere!

(Luca Zakk) Voto: 9,5/10