copSkvara(Depressive Illusions Records) Brutalità spietata dall’Ucraina. Skavar (сквара) significa, nell’antica lingua locale, fuoco. Ma anche marcio e blasfemo. E questo loro secondo demo, che viene pubblicato -per fortuna- anche su cassetta è la sintesi del marciume della blasfemia. Perché solo quell’antico ma meraviglioso supporto magnetico può esprimere la catramosa essenza della musica di questa black metal band di Odessa, città nota per il mostruoso massacro del ’41, tanto che tutta quella violenza sembra ancora aleggiare nell’essenziale crudeltà del sound che la band concepisce ed elargisce con efficacia e spirito deliziosamente underground, evidenziando una produzione casalinga, cosa che avvalora fantasticamente l’essenza di un demo, del black, di una band giovane e sconosciuta. Linee di basso intense sostengono riff in tremolo spietati, su un drumming poderoso con un vocalist impegnato in uno screaming forsennato e assolutamente pregno di malvagità. I riff tipicamente black sono spesso alternati da qualcosa che richiama un antico thrash/death, quasi come se questa band non avesse percepito l’evoluzione di 25 anni di black, e ripartisse da zero, dagli inizi, con una ferale purezza creativa. Coinvolgente la lunghissima “The Voice Of Legends” mentre risulta pesante -e sporchissima- la title track. La band si impegna con una cover dei Nargaroth (“Black Metal Ist Krieg”) e non rinuncia a tratti melodici incastrati tra labirinti di suono sudicio, feroce ed ingenuamente confuso. Ma è black metal. Ed è roba undeground. Poi esce da una cassetta ed è un demo come ben specificato in copertina. Marciume espresso con assoluta purezza!

(Luca Zakk) Voto: 7/10