(Silent Pendulum Records) Da sempre il nome di questo gruppo è sinonimo di qualità e poliedricità in ambito musicale. Definirlo un gruppo ‘black’ è davvero molto riduttivo. Si riconoscono infatti reminiscenze postrock, avantgarde black, post black… insomma, post tutto! Sono passati ben sei anni quasi dall’ultima produzione degli americani, ma la loro voglia di sperimentare e capovolgere le regole di un genere non si è smorzata, anzi: lo stile sperimentale e prettamente avanguardista sembra essersi acuito con il passare degli anni, prova ne è il fatto che la loro discografia è caratterizzata da una prima parte più convenzionale, che col tempo è virata verso quello che oggi conosciamo come il loro caratteristico sound. La voce straziante fa da contorno ad atmosfere magniloquenti e strazianti, atmosfere oscure ma nel contempo romantiche, il tutto in strutture tutto sommato semplici se confrontate con il livello di pathos espresso. Un disco colto e bellissimo, sin dalla splendida e ricercata copertina. I So Hideous immettono un altro tassello alla loro discografia già molto ‘pesante’, impreziosendola con una ulteriore prova di coraggio e tecnica.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10