(Autoproduzione) I giovani metallari di Kansas City che rispondono al nome di Solace And Stable, incidono questo multiforme album, masterizzato dall’esperto Jamie King (the Buried and Me, Wretched). Gabe Fry (dei From The Shallows) è il chitarrista (insieme a David Muolo) e fondatore della band, la quale venne concepita da Fry come un progetto solista. In esso il chitarrista ha tentato di far confluire in egual misura melodia e un sound pesante. “The Systematic Erosion of Integrity” è infatti plasmato con due materie principali: il metalcore e il deathcore. Ecco dunque che le  dodici canzoni risultano sia potenti e dinamiche, ma anche con discrete dosi di melodia. Il cantato di Sam Tennant è un growl che si esprime continuamente, senza darsi pace ed infatti i testi sono lunghi e verbosi. Buoni fraseggi delle chitarre le quali raggiungono i livelli del tipico melodic death metal alla svedese, come in “Trascending Obstructions”, ma non solo lì. Squarci melodici ben espressi dalle chitarre si ritrovano un po’ ovunque, seguiti dagli inevitabili breakdown, tuttavia il sound è continuamente marchiato dalla pesantezza. Nelle note informative che accompagnano l’album, si legge di un death metal/progressive metalcore come genere della band e in effetti il dinamismo e qualche buon controtempo del drumming, permettono di pensare, ma solo parzialmente, al progressive nelle pieghe del sound.  Billy Amsbaugh è un batterista sempre su di giri, ma la produzione ha compresso eccessivamente i componenti del suo strumento e quindi i suoni. I Solace And Stable non indugiano in soluzioni banali, loro inseriscono melodie ovunque e allo stesso tempo ci sbattono dentro del death metal di stampo moderno; l’ obiettivo della band deve essere quello di raggiungere una giusta sintesi dei due aspetti appena citati. [http://www.myspace.com/solaceandstablemetal]

(Alberto Vitale) Voto: 7/10