copSolitudeProject(Silentium in Foresta Records/autoproduzione) Progetto strano. Lavoro assurdo. Membri che non si sono mai incontrati nella vita reale e nemmeno parlati telefonicamente in quanto “la completa sincerità emotiva non può essere condivisa con persone che si conoscono perchè potrebbero essere distorte dall’affettività”. Pura e totale depressione, oscurità assoluta. Il vuoto. La morte. Lenta. Progetto condotto dal drummer dei Catechon (recensione qui), limitato a sole 33 copie fisiche. La dichiarazione di intenti della band si riflette completamente sulla musica di questo EP, la quale è definita come puro sentimento negativo, composta solo ed esclusivamente nei momenti di profonda depressione degli artisti. Tre tracce, l’ultima delle quali è la cover di “Her Ghost Haunts These Walls” dei Nocturnal Depression, i quali sono una profonda fonte di ispirazione per i Solitude Project: si sente quella macabra decadenza, esaltata da sonorità laceranti e dettagli (come l’hit hat) suggestivi che ha reso famosa la band francese. Ma i Solitude Project non sono una copia, anzi sono in grado di proporre con molta personalità l’espressione della loro psiche decadente con due ottime tracce (“My Dark Way” e “Late Sunsets and Dreary Nights”) le quali offrono una violenza brutale con una superba vena melodica profondamente integrata, una vena melodica che divaga verso concetti ambientali o estremamente emozionali, come nella opener dove trovo dei richiami ai grandiosi Cult Of Fire o nella successiva dove questa sensazione si ripresenta con una vaga deviazione tribale che sfocia nel purissimo DSBM, lento, soffocante, privo di speranze… prima di esplodere in un sanguinoso finale, veloce e devastante. Musica curata, ispirata, profonda. Musica vera. Creata con sentimenti e sensazioni meravigliosamente negativi.

(Luca Zakk) Voto: 8/10