(Nordvis Produktion / Bindrune Recordings) Sono in due. Un finlandese ed uno svedese. La negazione dei loro -talvolta rivali- confini si materializza in questo secondo lavoro che rappresenta una gamma di sonorità avvolgente, travolgente, eccitante. Black metal. Epic metal. Folk metal. Heavy Metal. Suoni malinconici, riff esaltanti. Atmosfere cupe, assoli brillanti. Growl feroce, clean schizoide, cori tuonanti e tradizionali. Ogni singolo brano è una entità a se stante, ma tutti assieme riescono a dare vita ad un disco diverso, personale, cathcy e coinvolgente… dal primo istante fino all’ultimo. Dopo l’intro corale ed epico è “In Fire Reborn” a dettare le regole: black tirato, a tratti sinfonico, il quale gioca e si rincorre con un pagan/folk dai connotati epici e trionfali. Melodie supreme sulla pulsante “Fall of Pandemonium”, una canzone dove l’heavy metal è decisamente dominante, supportato da linee vocali clean ed assoli brillanti estremamente legati alla tradizione del genere, tra heavy e speed metal. Riflessiva, lenta e suggestiva “Legacy”, remotamente in direzione epic doom la fantastica “Black Wings Up Highs”. “Summoning the Starborn” è power metal con un atteggiamento nostalgico caratterizzato da un groove infinito, mentre trovo irresistibile “Viimeinen laki”, unico brano non cantato in inglese (finlandese in questo caso): una canzone inebriante capace di presentarsi epica e corale, ma anche estrema grazie ad un black dalle tinte pagane crudelmente entusiasmanti, ricche di suggestione, senza però dimenticare la componente power-prog che si manifesta con prepotenza grazie ad assolo molto avvincente. Il finale è tragico, nuovamente epico, sempre glorioso con l’intensità emotiva di “Rebirth of the Sun”. Dal black più feroce al power metal più glorioso. Terre con connotati mitologici che offrono lo spazio per un viaggio inconsueto, stilisticamente non ortodosso e lontano da regole ferree. Linee immaginarie che collegano dimensioni lontane con sotterranei antichi, pregni di culture dimenticate evocate con grandiosità da ogni singolo brano. Un percorso lontano dallo spazio e dal tempo, attraverso montagne pure, terre desolate, stelle lontane, tradizioni nel nome del sangue, scolpite dal bagliore del fuoco. La torre nera è un concetto complesso, contorto, misterioso. Tutto da assaporare, tutto da esplorare.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10