copSonsOfDeathValley(Autoproduzione) Debut album per i Death Valley, band Danese dal sound difficilmente classificabile. Nelle loro canzoni convergono infatti elementi apparentemente in antitesi tra essi, quali blues e hardcore con qualche spruzzata di rock’n’roll; un mix esplosivo, perfettibile ma efficace e, a tratti, ben amalgamato. “Sons Of Death Valley” parte con una chitarra acustica alla quale si sovrappone una slide guitar, creando un’atmosfera country/blues. Tutto questo per qualche secondo, perché poi parte un riff hardcore velocissimo e un cantato urlato ed isterico. “My Confession” ha un riffing più thrashy, molto coinvolgente, anche se non guasterebbe un po’ di varietà in più nel cantato, fin troppo ripetitivo nelle linee vocali quasi sempre urlate, difetto che si protrarrà per la maggior parte dell’album, rovinando soprattutto le parti più blues e appiattendo certi punti che, con una maggior versatilità vocale, ne avrebbero guadagnato. Quanto detto viene dimostrato in “Making My Way Back”, che parte con un bel blues incalzante, poi entra la voce e rovina tutto. Poi la canzone accelera, sfociando in una ritmica thrash core, ed il cantato si dimostra più adatto. “In God We Trust” è rock’n’roll bastardo, alcolico e irresistibile; impossibile rimanere indifferenti. Simile per struttura e risultato la successiva “Death Suits Us All”, con una bella accelerazione nel finale. Un cantato quasi rappato su un riff hardcore caratterizza “Mexican Standhoff”, mentre tipicamente thrash core è “Past The Point Of No Return”, alquanto potente e veloce. La title track conclude l’album. Un bel riff di chitarra acustica in stile western, anche stavolta rovinato dalla voce urlata e sguaiata, totalmente inadatta alle sonorità della canzone. Sicuramente l’album è piuttosto originale, la commistione di generi è divertente ma non sempre riuscita. Alcune idee sono davvero valide, altre da rivedere, specialmente per quanto riguarda la versatilità della voce. Un buon debutto, ma i margini di miglioramento sono ampi.

(Matteo Piotto) Voto: 6/10