(Autoproduzione) A pochi mesi dal debut, gli inglesi Sorceress of Sin tornano immediatamente in pista con il secondo album; “Costantine” (non so se si chiami così in onore del guitarist greco della band, Constantine Kanakis) mostra un sound più tendente verso un power/gothic pomposo e sinfonico, ma si basa sempre sul talentuoso e aggressivo cantato di Lisa Skinner. Dopo una intro altisonante e drammatica, “Necropolis” procede fra il cantato a gola rossa di Lisa e qualche momento teatrale. Buon uso delle tastiere nell’incalzante “Massacre Of Meridian”, mentre la forza di “Pathogenic Parasite” porta la band inglese dalle parti dei nostri Secret Rule. “Until The Dawn” non è riuscita benissimo, troppo appesantita dal filtraggio della voce di Lisa; “Dimension IV” è un lentone di spessore, fra il gotico e il cinematografico. La singer si fa sorniona in “Adira”, che ha pure le parti più melodicamente power del disco; la titletrack conclusiva sfiora i dodici minuti, e dopo una intro epica procede sui binari power/gothic che la band sembra aver scelto come il nuovo proprio territorio di caccia. Di “Constantine” funzionano allora soprattutto l’intermezzo acustico, che dimostra come Lisa sia anche capace di tonalità aggraziate, e il finale, in cui la nostra eroina raggiunge le sue note più alte. “Constantine” non è patinato, ma ha momenti decisamente potenti: merita una chance.

(René Urkus) Voto: 7,5/10