copspaccamombu(Goat Man Records) Chi ha un minimo di conoscenza della scena non mainstream italiana avrà già intuito che dietro al moniker qui proposto c’è qualcosa dei Mombu. Infatti la line up vede Luca T. Mai e Antonio Zitarelli appunto dei Mombu e il chitarrista Paolo Spaccamonti. Il risultato è suddiviso in sei tracce ossessive, folli, doom, sperimentali, psichedeliche. Su di giri, impazziti, pezzi che recitano la fine del mondo. Chitarra nebulizzata da distorsioni lancinanti, sax maldestro e alieno e lo spettro del doom, in “Antro” e “Idemortos”. “Mountain Crashing Sound” è un montare di suoni ruvidi, un pochino lerci, ma con andature semi-jazzate. “Aussfais” riprende l’anima afro che questi artisti spesso hanno riproposto altrove e “The Altar of Iommi” è probabilmente un tributo bizzarro a colui che è citato nel titolo. I suoni si dilatano, con contorni afoni o elettrizzati e danzano su frequenze ruvide e melodicamente sghembe. Il contenuto di questo lavoro risente di qualche momento più “stanco”, ma l’eccentrica ricerca e volontà di espressione attraverso forme sonore, e totalmente strumentali, proiettate in altre dimensioni è comunque accattivante.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10