copspacem15(Atomic Age Records) Per coloro che guardano alle stelle, gli Space Mirrors sono un riferimento importante. Tempo fa abbiamo avuto la possibilità di sapere qualcosa di più sul precedente album “The Other Gods” grazie al report stilato da Martyr Lucifer, cantante, (QUI). Due anni dopo e un gradevole EP, “The Street Remains”, la stella degli Space Mirrors ritorna a brillare nel cosmo attraverso un nuovo album, frutto di una sapiente mistura di space rock e prog con lievi inserti metal, coronata dalle rifiniture con sax e flauto di Nik Turner (ex storico membro degli Hawkawind), ormai sempre attivo con la band. La formazione è definitivamente collaudata: oltre a Martyr Lucifer e gli interventi di Nick Turner, figurano anche la fondatrice e tastierista Alisa Coral (QUI intervistata in occasione del precedente album), Claudio Tirincanti alla batteria (Blaze Bayley), il chitarrista Sparky Simmons (Acid FM) e il bassista Gabriel Monticello (Spaceseed). La discografia è giunta al sesto album e gli Space Mirrors sono testimoni di un viaggio sonoro come sempre evocativo e segnato da testi che si rifanno alla letteratura di H.P. Lovecraft, chiudendo così una trilogia iniziata con “In the Darkness They Whispers”. Ritornano i ricami di Simmons, con le sue melodie che oscillano tra l’evocativo ed epiche astrali. La Coral distende i propri synth rivestendo così il sound dell’intera truppa delle stelle di un tocco ancestrale. “Cosmic Horror III: Stella Polaris” è una narrazione sorretta da una colonna sonora lanciata, andante, ritmata.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10