copspeedtrap(Svart Records) Se c’è un genere, nel vasto mondo del metal che ritengo davvero genuino e senza compromessi, questo è lo speed metal. Lontano sia dalle influenze hard rock presenti spesso nel metal classico, come da quelle punk che caratterizzano il thrash, lo speed metal è lo stile che a mio avviso rappresenta l’heavy metal più puro e incontaminato, che guarda poco alla forma e molto alla sostanza, donando quella scarica di adrenalina che qualsiasi altro genere non è in grado di dare. È per me un grande piacere, quindi, imbattermi in un lavoro quale “Straight Shooter”, secondo album degli Speedtrap, band proveniente dalla Finlandia, paese di origine di un’altra speed metal band davvero valida, ossia i Ranger. Proprio dai Ranger proviene il nuovo secondo chitarrista Jakko Hietakangas, mentre Markus Hietamies è passato dal basso alla batteria, rimpiazzato alle quattro corde da Antti Salminen. La proposta musicale degli Speedtrap è un’esaltante mix tra il riffing ruvido dei Motorhead (influenza marcatamente presente nella title track) e la velocità tipica di Exciter e Agent Steel, con alcune incursioni nella NWOBHM. La voce di Jori Sara-aho è versatile, alternando acuti alla Rob Halford in brani tirati ed aggressivi, come l’opener “No Glory Found” o la conclusiva, devastante “Savage The Prey”, ad un’impostazione più potente ed epica in episodi più cadenzati, come “Eyes For Connquest”, una colata di metallo tipicamente ottantiana. Un album esaltante e coinvolgente dalla prima all’ultima nota, che sancisce lo stato di buona salute di cui ancora gode l’heavy metal più puro e incontaminato.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10