(Argonauta Records) Band dalla Virginia, formatasi 3 anni fa, ora finalmente al debutto anche se composta da veterani della scena. Infatti, nei Spiral Grave militano ben tre ex Iron Man (“Iron” Louis Strachan al basso, Jason “Mot” Waldmann alla batteria ed il vocalist Screaming Mad Dee, aka Dee Calhoun), la band doom nata come tributo dei Black Sabbath (da cui il moniker). Gli Iron Man cessarono le attività nel 2018 in seguito alla morte del fondatore, il chitarrista Al Morris III, pertanto è da considerare questo nuovo progetto come la continuazione della storia degli Iron Man, i quali in carriera hanno pubblicato cinque album. A completare la line up di questa reincarnazione, il potente e creativo chitarrista Willy Rivera, anche axe man dei Lord, una iniezione di potenza in grado di rendere i brani molto intensi, decisamente più in linea con lo stoner, brani che abbracciano un doom di vecchia scuola, quello pesante, quello molto heavy e sicuramente non lento e decadente, un doom spacca ossa, più legato a quello di bands quali Candlemass e Metal Church. L’album scorre robusto, macinando tutto quel che incontra grazie a riff granitici e linee vocali poco amichevoli, sempre ricche di energia e prepotenza. Non manca l’headbanging con la minacciosa “Nightmare on May Eve (Dunwich pt. 1)”, più groovy e polverosa, quasi southern, l’ottima “Modern Day Golden Calf”, tuonante e con ottime divagazioni della chitarra “Out of My Head”, mentre l’intero brano è sferzato da una possente divisione ritmica. C’è un senso di occulto sull’accattivante su “Nothing”, pezzo capace di una bella parentesi introspettiva, ancora una volta esaltata da una chitarra ricercata supportata a sua volta da linee di basso graffianti. Badilate di groove e assolo ipnotico con “Your Enemy’s Enemy”, non v’è pace per gli empi con l’incalzante “Walking Talking Dead Man”, divagazioni tra Motörhead e thrash sulla feroce “Tanglefoot”, prima della conclusiva ed epica “Abgrund”. Album volutamente grezzo, un pugno in faccia senza tanti complimenti. Chiamatelo doom, chiamatelo stoner… ma questo è del pesantissimo e maledettissimo heavy metal!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10