(Century Media Records) Sono al quarto capitolo gli Spirit Adrift, il duo americano in circolazione dal 2015. Un band che ama l’heavy metal, che lo esprime, che lo interpreta, che lo rielabora con stupende diramazioni verso il rock classico, il blues, il prog, gli anni ’70 e, non ultimo, il southern. Non c’è modernità in questo “Enlightened In Eternity”, non nel senso esplicito del termine: essa è celata, perché l’album è un costante richiamo al passato senza poi veramente apparire come tale, regalando freschezza, energia, potenza e coinvolgimento. “Ride Into The Light” è un esempio palese: metal, power metal, metal antico, metal classico… il tutto in un brano che risulta nuovo, assurdamente coinvolgente… quasi come se ci fossimo dimenticati come suonavano certe bands ed oggi, nel risentirle, ci apparissero come una novità assoluta. Tracce doomy, libertà settantiane, intuizioni classiche sulla bellissima “Astral Levitation”, un treno in corsa la brillante “Cosmic Conquest” che strizza l’occhio ai Black Sabbath… senza esplicitamente cercare o voler imitare quello stile. Polvere in gola con “Screaming From Beyond”… riaffiorano i Fastway di un tempo, il sensazionalismo del metal ottantiano… il tutto con una chitarra stupenda, parentesi maideninane, riff che fanno scuotere il capo con un assolo finale sensuale. Idee speed metal su “Harmony Of The Spheres”, pulsazioni con radici bluesy grazie alla provocante “Battle High”, brano che non nega comunque le sue tendenze thrashy. Epica e minacciosa “Stronger Than Your Pain”, prima dell’immensa e lunghissima conclusiva “Reunited In The Void”, un brano di oltre dieci minuti che lascia al duo la libertà di una completa espressività stilistica, toccando doom, rock psichedelico, evolvendo verso teorie folk accentate da un assolo selvaggio ma eccitante. Il nuovo degli Spirit Adrift fa sognare: per questo disco si possono spendere centinaia di parole, cercando di spiegare lo stile, il genere, le divagazioni, le idee di base… ma resta il fatto che si tratta di otto brani irresistibili, ricchi di passione, pieni di poesia, cosparsi di una intensità emotiva illimitata.

(Luca Zakk) Voto: 9/10