(Non Serviam Records) Giungono al secondo disco gli inglesi Stahlsarg e cambiano label a favore dell’ottima olandese Non Serviam Records. Il precedente “Comrades In Death” (recensione qui) fu ottimo, ma aveva ancora troppe influenze blackned, nonostante c’era un buon equilibrio tra furia e groove, ritmo e mid tempo. Forse la band era ancora nel bel mezzo del percorso di definizione stilistica, percorso che con il nuovo lavoro arriva molto avanti -se non alla fine- in direzione della meta. Ed ecco un album prettamente black, un album coinvolgente, catchy, ricco di ritmiche intense, riff letali e melodie suggestive, a volte con evoluzioni di stampo symphonic. Il vocalist continua con la sua dualità (growl e scream) e riesce a dare una impronta prettamente selvaggia al sound, ai brani, all’intera band. Possente “Raise the Dead”, veloce, ma con un intermezzo mid tempo massacrante, ricco di energia ed aspetti suggestivi. Melodica, tagliente e crudele “Pharmaceutical Frontline”. Violenta e trionfale “Burn and Destroy”, cinica “Aerial Nights Terrorits”. Ottima seconda prova, specialmente con l’orientamento impegnato dei testi (gli argomenti si aggirano su tematiche relative alle guerre mondiali). L’album vanta una dimensione personale, lontana da palesi suggerimenti presi dalla scena contemporanea. Gli inglesi si definiscono, si manifestano, si mettono ala luce. Oltre un’ora di black metal ricco di una componente death/melodica il quale non annoia, non stanca e soprattutto profuma di nuovo!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10