(PRC Music) Ai più forse il nome di costoro non dirà nulla, ma gli Stalwart sono tra le realtà più attive della scena metal estrema russa. Il loro essere estremi è un qualcosa che avviene tramite suoni roboanti, forti, robusti, ma anche nitidi e aggressivi, ma c’è anche qualcosa di più personale in questo death metal e cioè la volontà di cambiare, di dare più volti alle canzoni e passare da uno scenario all’altro. In questo susseguirsi di riff e ritmiche poderose e ben articolate trova spazio anche l’elettronica dei synth, opportunamente usata in alcune situazioni per conferire al sound una struttura più vasta. Le chitarre sono maneggiate da Antuan e Leonid, il quale è anche tastierista, mentre l’ottimo e versatile lavoro vocale è di  Oleg Sobolevskiy. Il death metal sul quale poggia tutto sembra attingere dagli Hate, ma in generale la scena estrema dell’est è il vero terreno fertile, sul quale gli Stalwart hanno piantato il loro quinto album. “Manifest of Refusal” è strutturato dunque su melodie che si fratturano di continuo attraverso i diversi arrangiamenti proposti nelle canzoni, sempre tirate a lucido grazie ad una produzione cristallina ma non scontatamente laccata. death metal aggressivo e melodico, ma senza dimenticarsi dell’essenza selvaggia e spiontanea del genere.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10