copstandingovation(Autoproduzione) Sempre Finlandia, patria indiscussa dell’heavy metal, ma stavolta non melodic/power metal: i simpatici Standing Ovation, al secondo full-“length”, propongono un progressive che si muove fra gli Ayreon e qualche piccola sperimentazione. “Permafrost”, la opener è un prog rock soft e di classe che, nei momenti più accesi, arriva stranamente a somigliare agli ultimi Sonata Arctica. Completamente impazzita “Hellbilies” (del resto le lyrics parlano di un cannibale), che passa da sfuriata alla Symphony X a momenti vicini all’avantgarde; “Fool’s Parade” è una piccola opera rock condensata in dieci minuti di accelerazioni e rallentamenti meditati. Oltre diciotto minuti, invece, per la suite “Lifeline”: una durata forse eccessiva per un brano leggermente dispersivo e senza un refrain forte che sia di traccia all’ascoltatore. Quattro minuti di sfrenati blast beats per “Run litte Mouse run”; si chiude con la ‘dolce’ power ballad “I am”, dove il pianoforte la fa da padrone. In dischi come questi, la mancanza di omogeneità è un pregio: qualcosina da rivedere c’è, ma il risultato è già soddisfacente.

(René Urkus) Voto: 7/10