copstandingo(Inverse Records / Self) Già autori di un EP che ha avuto buoni riscontri dalla stampa, i finlandesi Standing Ovation compiono il passo del debut album. “The Antikythera Mechanism” prende il nome da un antichissimo congegno ritrovato su una nave dell’89 a.c. da alcuni pescatori nel 1900, negli anni cinquanta poi si comprese che esso calcolava il calendario solare e lunare, cioè il moto della Luna rispetto a quello del sole. Ovviamente un titolo del genere può essere scelto solo da una band di progressive, perché è ciò che suonano gli Standing Ovation. Progressive dai lati rock e con altrettanti spunti di carattere metal disseminati nel corso dei pezzi. Dopo l’intro “Scatter”, il brano “Escapade” mi fa pensare a dei Voivod meno metal, con tanto di organo e sviluppi puramente progressive. “Travesty” mi ha ricordato i Genesis con Gabriel, salvo poi sconfinare in un metal frizzante ed aggressivo nella parte finale. Così ogni canzone presenta momenti melodicamente raffinati, studiati e calcolati attraverso strutture complesse ma oltremodo scorrevoli. La musicalità di questa band non è blanda, si sviluppa con momenti di grazia e altri di una durezza squadrata e precisa. Un album che ha molte facce e che posso tranquillamente definire progressive per tutta la sua intera identità: per le melodie, per il cantato, i riff e i ritmi. Tutto è il frutto di menti che pensano sfruttando al massimo i propri strumenti.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10