(Art Gates Records) Dopo “Inferno” (recensione qui) del 2017, e il “Purgatorio” dell’anno scorso, gli ambiziosi Starbynary di Joe Caggianelli completano la loro trilogia dantesca con il “Paradiso”: da sempre la cantica più difficile da descrivere, da rappresentare e – stando almeno al vecchio ma celebre giudizio di Benedetto Croce – da godere dal punto di vista letterario. Non nascondo che il primo ascolto mi ha visto un po’ scettico: troppi cori, troppe tastiere, troppe melodie aperte… ma poi mi sono reso conto che, se si vuole mettere in musica il Paradiso, la strategia è sicuramente quella seguita dalla band milanese! E allora seguiamo Dante fra i cieli della cosmologia classica, fino alla visione di Dio… “The Moon” ci introduce al primo cielo con un power/prog di classe: nella prima parte del brano sono assolute protagoniste le tastiere, nella seconda, più veloce, emergono anche le chitarre. Il tutto, naturalmente, intercalato da citazioni del Sommo Poeta. Solennità prog per “Venus”, dotata di un refrain illuminato; brano molto complesso “The Sun”, che passa da partiture dure, quasi alla Symphony X, a momenti di profonda melodia. Godibilmente labirintica “Jupiter”, prog di classe quasi alla Dream Theater per l’elegante “Stellae fixae”; lo strumentale “Primum Mobile” rende bene l’idea dei movimenti celesti… la conclusiva “Stars” colpisce in particolare, nei suoi otto minuti e mezzo di sviluppo, per le varie tipologie di coro impiegate (anche uno di voci bianche!). Disco non facile, che però cresce con gli ascolti, il “Paradiso” si rivela – per chi ne accetti le regole – una vetta di italian power prog metal!

(René Urkus) Voto: 8/10