copstarkill(Century Media Records) Nuovi scenari, nuove evoluzioni. Sono giovanissimi. Sono Americani. E hanno partorito qualcosa di veramente nuovo. Come? Mescolando. Sommando. Se in passato abbiamo avuto artisti che hanno messo insieme concetti apparentemente incompatibili, come black metal e sinfonia, o death metal e tastiere, gli Starkill hanno semplicemente seguito il percorso dell’evoluzione di questo DNA musicale. Sono brutali come il black ed il death. Sono melodici come l’heavy metal ed il power. Sono sinfonici e teatrali. Sono ultra-tecnici, quasi virtuosi. Starkill è un progetto che segna una svolta. Lo troverete scritto ovunque: è una combinazione perversa di Dimmu Borgir e Dragonforce, con una componente melodica molto più evoluta, in quanto il quartetto di Chicago non si limita a cucire assieme cose già sentite, ma punta alla fusione, all’evoluzione appunto. Evoluzione che è solo agli inizi, ed offre spazio per arrivare ovunque. Le dieci tracce sono epiche, coinvolgenti, avvincenti, con quel costante fattore sorpresa che catapulta da un blast beat con growl feroce, ad un assolo iper veloce, fino all’atmosfera sinfonica da cinematografia horror.  Veramente un’idea semplice ma molto efficace. Certo, in questa epoca del “tutto già visto e sentito” è molto difficile creare qualcosa di nuovo, e quindi è quasi (per ora) impossibile risultare sconvolgenti come lo furono bands come gli stessi Dimmu Borgir al loro tempo. Ma gli Starkill ci sanno fare. L’album è bello, ricco, potente. Meritano senza dubbio il contratto con una major che hanno ottenuto. Parker, leader, solista e vocalist, ha una voce molto bella, che si avvicina più al death che al black: bassa, oscura, potente.  Unica nota di demerito è la mancanza di fantasia nell’immagine: se guardate una loro foto, o meglio un loro video, sarà impossibile non vederci i Children Of Bodom. Sono… uguali, compresi i dettagli del look di Parker! Triste che non si vedano giovani con proprio stile ed originalità. Speriamo solamente che questo non vada ad influire sulla musica non appena dovranno scontrarsi con la prova del secondo album. Sarebbe un peccato, anche perché ritengo abbiano tutte le carte in regola per diventare i nuovi idoli di tanti ragazzi, ma verranno ampiamente apprezzati anche da ascoltatori più anziani che ameranno la freschezza di questo sound, la creatività di questi riff, la genialità di questa miscela che risulta essere esplosiva.

(Luca Zakk) Voto: 7/10