(This Is Core Music) Pescaresi, giovani, appassionati dell’alternative rock-metal americano. Quindi melodie a tutto andare, cori accattivanti, canzoni brevi e spedite, con l’occhiolino al punk, al rock, al metal e al pop. E’ questo “How Life Should Be”: semplice, spontaneo, ricco di adrenalina e che puzza di gioventù. Doti o limiti? E chi può dirlo! “How Life Should Be” funziona perché è rock, nell’accezione più larga e capace di inglobare diverse sfaccettature. La spontaneità di cui si è detto prima è riferita all’immediatezza delle canzoni, alla voglia di costruire melodie semplici e rinforzate da cori che, diciamolo francamente, riescono a risultare simpatici e graziosi dal primo momento che li si ascolta. Canzoni d’interesse? Tutte, nessuna sbaglia, nessuna si rivela scadente. Nemmeno la strumentale “It Sounds LikeLife” o la semi-acustica “Bring Yourself It Happiness”. Gli Starless non si montano la testa, a loro interessa fare musica e scrivere canzone, portandole ad un livello fruibile e di indole pop-rock, ma dall’aspetto energico. Insomma, uno svago onesto, prodotto da un filone al di fuori del continente europeo, ma dall’innegabile effetto.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10