(Pitch Black Records) Dopo il discreto “Heroikos”, i marsigliesi Stonecast tornano alla carica con il loro terzo disco, incorniciato da una copertina molto suggestiva. Suoni industriali e futuristici animano il primo minuto di “Captors of Insanity”, che poi si trasforma in una bordata power/thrash muscolare e nervosa. Diciamo che si pensa sia agli Iron Savior che ai Rage! Siamo quindi relativamente distanti dalle tonalità del disco precedente, richiamate però qui e lì in scaletta. “The Cherokee” si divide fra un ritmo che ricorda i canti degli Indiani d’America, e momenti di pura epicità; la quasi titletrack “The Earther” contiene le migliori escursioni delle chitarre, capaci di passaggi di grande energia e solennità. In “Precipice to Hell” hanno molto più spazio le tastiere, e l’impianto è genericamente più melodico; ancora cori epici e contemporaneamente ritmo sostenuto nella fluviale “Resistence”, per la quale ho pensato ai Primal Fear. Un’altra prova dignitosa per una band proveniente da un paese senza una grande tradizione power metal.

(René Urkus) Voto: 7/10