(Stygian Crypt Productions) Slavonic folk metal, nella sua fierezza primordiale, per il quarto album dei russi Стожар (Stozhar in caratteri latini), una band come se ne vedevano molte alla fine degli anni ’90, ma che oggi rappresenta una assoluta rarità. La scaletta prevede sette brani, quasi tutti di media lunghezza a cominciare da “Yarost’”, che come da tradizione del genere alterna momenti feroci ad altri dominati da tastiere antiche, da viking primordiale. In “Holodom Bitv V Obyatya Zimy” le suddette keys raggiungono forse eccessi improbabili, vicini al terribile dance metal dei Battle Beast e compagnia; impostata e solenne, ma sempre accompagnata da pattern di batteria black, “Nochi Horovod”, mentre si rifà a tratti al folk più giocoso e istintivo “Golos Michei”. In chiusura, “Pamyat’” è il brano che più ricorda gli Arkona, anche se ha un tocco più arcaico nell’utilizzo dei synth. Se sopportate il cantato in russo (per il sottoscritto talora ostico) e non è un problema non conoscere neanche i titoli delle canzoni, gli Stozhar possono incuriosire i nostalgici della prima ondata folk/viking.

(René Urkus) Voto: 7/10