copstrikeavenue(Autoproduzione) Terzo album per gli Strike Avenue, band Cosentina attiva dal 2008. Il loro sound pesca molto sia dal deathcore più monolitico alla Thy Art Is Murder, che dai Meshuggah e dalla scena djent in generale. Purtroppo, la continua insistenza su ritmiche monolitiche appesantisce un po’ il tiro dei brani, rendendo in parte noioso l’ascolto dell’intero lavoro. Le vocals sono brutali, un growling gutturale ma anche un tantino monotono. Tecnicamente, i musicisti sono ineccepibili, soprattutto per quanto riguarda il drumming, penalizzato però da una produzione abbastanza amatoriale, difetto che un genere come quello degli Strike Avenue non può permettersi, necessitando di sonorità schiaccia sassi per far rendere al meglio il riffing pesante. La band non è di primo pelo, e l’esperienza consente ai componenti di piazzare alcuni buoni colpi, come l’iper tecnica “Predators V. 2.0”, song stilisticamente vicina ai Meshuggah, ricca di buone soluzioni ritmiche. Altro brano riuscito è “War Of Titans”, pezzo dotato di un buon tiro e un riffing convincente di matrice thrash/deathcore. In linea di massima, però, si ha la sensazione che l’album sia un po’ troppo omogeneo, suonato da una band ricca di risorse tecniche ma con scarsa inventiva. Le qualità non mancano, e sono sicuro che, curando maggiormente la dinamicità dei brani senza incaponirsi troppo a cercare la pesantezza fine a se stessa, i risultati possano arrivare. Ma per ora, l’occasione è sprecata.

(Matteo Piotto) Voto: 5/10