copStud(Autoproduzione) Gli esordi degli hard rockers Finlandesi Stud risalgono al 1986, anno in cui alcuni musicisti provenienti da diverse band decidono di mettere in piedi un progetto orientato verso sonorità più pesanti rispetto ai gruppi di provenienza. Dopo aver pubblicato un singolo, la band cambia cantante e i testi passano dal Finlandese alla lingua Inglese. Nel 1989, a causa del calo di popolarità dell’hard rock, gli Stud non riescono a trovare una label che li metta sotto contratto e predono la decisione di sciogliersi. Nel 2012 decidono di riprovarci riunendosi e registrando nel 2013 il debutto “Out Of The Darkness”, contenente molto del materiale composto negli anni ’80. nel maggio 2014 esce “Rust On The Rose”, album che prosegue il percorso tracciato dal debutto, ossia un hard rock in bilico tra richiami AOR e momenti aggressivi vicini al class metal. Sonorità ottantiane, quindi, ma valorizzate da una produzione potente ma non eccessivamente moderna, che ben si sposa con la musica proposta. “Raise Your Fist” è puro rock’n’roll, dal riff incalzante e senza fronzoli. Non mancano episodi più anthemici , nati per fare cantare il pubblico in sede live: “Rock’n’Roll World” ha un chorus semplicissimo ma dannatamente coinvolgente, così come la title track. La band si muove egregiamente sia su canzoni aggressive e graffianti come “We’re Gonna Strike”, molto vicina stilisticamente ai Dokken, che in episodi cadenzati e quasi epici, come ad esempio “Poor Man’s Buddy”. Un album che, pur proponendo sonorità retrò, suona fresco e accattivante. Un giusto riconoscimento per gli sforzi profusi e la perseveranza nel volersi ritagliare un posto al sole.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10