(Atomic Fire Records) Il metalcore abbinato al cinmematic è l’essenza di stile dei belgi Suasion. Il sound dei valloni è spinto, frenetico, debordante, isterico. La band pesta duro con la sua attitudine metalcore fatta di breakdown e affondi possenti, tagliati da melodie valorizzate sia dalle linee vocali quanto dai sintetizzatori ed elettronica che ovviamente abbondano. L’aspetto cinematic è parte integrante del sound tanto da soverchiare il lato metalcore in più occasioni. “Trapped” è il pezzo più interessante e descrittivo del fare Suasion, è infatti un esempio di puro cinematic-metalcore con la sua elettronica ammassata su elettronica che riporta alla mente persino i Prodigy, ai quali forse si ispira in maniera libera. “The Infinite” pur suonando in modo coinvolgente non lascia da parte influenze, anzi diventano piuttosto evidenti. Bring Me The Horizon, Electric Callboy e altre cose ancora. In più I Suasion sembrano piuttosto attratti dal pop, come in particolare per “Momentum” e “Celestial”. Tutto questo rende ancora più fruibile un album che per impatto è notevole e nella sostanza è in parzialmente derivativo avendo l’aspirazione ad essere un prodotto contemporaneo in tutti i suoi cliché.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10