(Areasonica Rec.) La simbiosi tra un ex cantante di area heavy-hard rock e quella di un polistrumentista dal passato new wave, nasce un insieme di pezzi rock dal carattere AOR e a tratti power, che se pure con qualche estrazione pop, risultano orecchiabili tanto quanto eleganti. Sono di Asti Gianluca Ratel, voce, e Massimiliano Lazzarato, chitarra, basso e tastiere, in passato con i con i Ragma. Lo stile canoro di Ratel presenta toni alti, mentre la musica arrangiata in maniera ordinata e con attenzione ai particolari di Lazzarato, creano un equilibrio che si traduce in un ascolto piacevole e a volte sognante. “Tell Me” ha un ritmo docile, Ratel prende la scena per tutto il pezzo, poi è Lazzarato a lanciarsi in un brillante assolo di chitarra. “Futher Away From Here” mostra una certa vastità melodica e un arrangiamento vagamente Bob Ezrin. Ci sono diversi pezzi brillanti in questo album omonimo, ma anche qualcosa di meno interessante, si pensi a “Living Memories” che appare un po’ scontata, dove sintetizzatori e chitarre sono responsabili di un muro sonoro poco solido. Ci sono almeno tre brani accostabili al pop, “Sorry and Goodbye” soprattutto, al contempo almeno qualche ballad sembra davvero al di sopra di ogni etichettatura. “Something Is Broken” potrebbe ricordare i Mr.Big., ma al di là di questa considerazione è quel tipo di brano che ogni band rock e hard rock vorrebbe scrivere almeno una volta nella vita. “Between the Sky and Ground” è un ottimo pezzo, forse uno dei più equilibrati, anche quello che fa capire come il ritornello nelle canzoni dei Suave possa anche essere a volte prevedibile, ma il dettaglio, l’arrangiamento, la soluzione architettata per l’occasione, in questo caso le sovrapposizioni vocali di Ratel e l’accompagnamento dei sintetizzatori che espandono l’atmosfera, rendono ogni pezzo un qualcosa che presenta tratti caratteristici. “Suave” presenta una coppia musicale capace di scrivere pezzi a effetto, forse, ma è davvero una considerazione strettamente personale di chi scrive, meno brillante nei brani spinti. In definitiva alla voce di Ratel si affianca sempre un armonizzato blocco sonoro fatto di basso e tastiere, al quale si abbina un preciso accompagnamento dell’elettrica. Il resto poi è solo sana creatività.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10