(Ishtar Gate Prod.) I Sublevels sono di Córdoba, Argentina e suonano un metal estremo. Death metal con distorsioni rocciose, pesanti e che producono dei riff spesso interrotti da breakdown che ne aumentano la densità, oltre a sostanziosi innesti di groove e all’uso di riff dai toni cyber. Su tutto regna la voce di Lucas Pacheco che si comporta come un demone gorgogliante. Definirei il sound di questo debut come deathcore, proprio per via di alcune componenti più moderne. Situazioni più melodiche o comunque fluide sono riscontrabili in brani come “Hanged from the Medulla”, dove riff più “tradizionalisti” divorano l’atmosfera inquietante. “Reacting Against the Armageddon” è una canzone fulminante, dove il buon basso di Gonzallo Tello si affianca all’andatura del riff e ne aumenta lo spessore in questa canzone dove i momenti salienti suonano vicina al thrash metal. “The Banned Side of Sanity” si distingue per il suo carattere dinamico, quasi progressive e per il cambiamento di atmosfere ben calibrate e non prettamente death metal. “Eo Abyssvs Occvltvs” presenta squarci di melodie a metà tra Mobid Angel e Nile e “Neuraphagos” è death/math core, per via di un comportamento più irrequieto e su di giri. Per il resto quando i sudamericani si mettono ad alternare blast beat agli eccessivi breakdown, dilatando a dismisura qualche parte centrale, non offrono situazioni degne di nota. Nel complesso l’album concede i suoi momenti interessanti e mette in mostra dei musicisti preparati e che sicuramente possono fare di più, soprattutto come inventiva.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10