copsubliminalc(Revalve Records) Per chi ha un desiderio compulsivo di thrash/death metal inzuppato di groove e cose alla Pantera e Machine Head oppure di qualche mazzata alla Sepultura, con i Cavalera, potrebbe dirottare i propri bisogni su questa nuova release dei Subliminal Crusher. “Newmanity”, un titolo eloquente, adatto per l’apocalisse sia essa quella che stiamo vivendo in questi anni oppure quella attesa. Uno stravolgimento, una nuova era e questo sound di nuovo non ha niente, ma ha tanta forza, rabbia, e carattere e  cioè quello della band di Terni che si dimena su sonorità tenaci, dannatamente metal, thrash o death che siano, incarognite e distruttive. Un sound appunto apocalittico, dove le melodie spesso erompono dal tessuto di metallo, ma sono fredde anche quando vanno ad attingere da accordi immediati e catchy (“I am the One”). “Newmanity” è un’invettiva continuata, sia essa diretta o serpeggiante tra le fratturazioni del songwriting, i passaggi dinamici e, a volte, quasi tecnici. Niente di nuovo, si, ma è convincente per freddezza esecutiva, per riff macinati con fluidità e rabbia. C’è quel sentore di circuiti e meccanica nelle ritmiche e nel riffing, ma loro non sono i Fear Factory. Loro sono i Subliminal Crusher, sono più istintivi e più umani. Di una nuova umanità.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10