(Nuclear Blast Records) Sono passati quattro anni da “Pinnacle Of Bedlam”, penultimo lavoro dei Suffocation; un album che, pur piacendomi, mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, per via di un ammodernamento del sound che rischiava di snaturare lo stile (comunque riconoscibile) della band statunitense. Ora, i nostri tornano, come dicevo prima dopo quattro anni e con una formazione rinnovata: fuori Guy Marchais, sostituito alla chitarra da Charles Errigo, mentre dietro la batteria ora siede Eric Morotti al posto do Dave Culross. Ora non ho idea di quanto queste new entry possano aver contribuito al songwriting, ma fatto sta che “…Of The Dark Light” è una spanna superiore alla precedente release, puntando addirittura al podio, dietro solo ad ”Effigy Of The Forgotten” e “Pierced From Within”. L’attacco furioso di “ Clarity Through Deprivation” richiama alla mente l’opener del debut album, per dipanarsi poi in improvvisi cambi di tempo, rallentamenti e breakdowns (se oggi le bands deathcore fanno largo uso di breakdowns, lo devono ai Suffocation, che hanno sempre usato soluzioni del genere). “Return To Abyss” è semplicemente devastante, con riffs travolgenti come treni in corsa; una furia degna dei migliori Malevolent Creation, almeno fino al claustrofobico rallentamento centrale, con Frank mullen che sputa le tonsille nel suo inconfondibile growl. “Caught Between Two Worlds” è invece decisamente più oscura, cadenzata e groovy, con curiose ed affascinanti linee melodiche che lasciano spazio alla furia belluina solo nel finale. Un album che segna allo stesso tempo un ritorno alle origini e un’ulteriore evoluzione nel sound dei maestri indiscussi del brutal death metal.

(Matteo Piotto) Voto: 9,5/10