(Ván Records) La band tedesca si forma nel 2010 e pubblica tre album in cinque anni ed è lo stesso arco di tempo a trascorrere tra la pubblicazione di questo “Seven Crowns and Seven Seals” e il precedente lavoro in studio. Fautori di un blackened death metal maestoso, i tedeschi si ripetono nelle modalità in questa opera dai contorni oscuri e tellurici. L’impianto ritmico dell’album è dinamico, con pattern ritmici che a grandi linee esprimono soluzioni alla Septicflesh e Behemoth. Le melodie sprigionate dalle chitarre sono torbide e al contempo posseggono una marcata maestosità avvolta da un’oscurità dalle inflessioni oniriche. Le sei corde eseguono un lavoro considerevole che non si limita al riffing, bensì ampliando la proposta e concreta esecuzione in assoli, armonizzazioni, arpeggi e fraseggi che permettono al tessuto dei brani di passare anche a livelli ben diversi da quelli di partenza. “Usurper of the Earth and Sea” è uno dei sette pezzi totali che ben sintetizza questo discorso delle sei corde e delle conseguenti linee melodiche. Tolta l’intro “Sombre Tidings”, “Seven Crowns and Seven Seals” sviluppa sei capitoli dal minutaggio considerevole, si pensi che la conclusiva “Beneath the Ziqqurats” supera i nove minuti. “Seven Crowns and Seven Seals” è un abisso nel quale vorticano venti melodici di estrazione tenebrosa e non senza raffiche melodiose, stemperate da elementi di psichedelia – c’è un passaggio, un intermezzo di “The Yearning Abyss Devours Us” che rievoca i Pink Floyd – doom metal e per la ricerca di atmosfere che possano avvicinarsi all’universo letterario di Howard P. Lovecraft.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10