(Mighty Music) Se la sono presa comodi i folk metallers danesi Svartsot, anche se negli ultimi sette anni -risale infatti al 2015 il precedente lavoro “Vældet”- si sono sempre dati da fare con una intensa attività live, culminata con il 70000 Tons Of Metal del 2019. Ma questa lunga attesa ha tutte le carte in regola per soddisfare gli appassionati del folk metal, in quanto questi matti si sono messi in testa di pubblicare sostanzialmente un… album di cover! Ma gli Svartsot non seguono un percorso normale, non abbiamo a che fare con la solita tipica fila di brani che piacciono o che hanno ispirato i membri della band rifatti ‘con lo stile della band’! I brani racchiusi dentro il quinto album sono dodici brani folk tradizionali, risalenti al tardo medioevo Danese e nord europeo… pertanto “Kumbl” (dal danese antico ‘monumento’ o ‘memoriale’) non è il solito album heavy metal farcito più o meno a casaccio di suoni folk, ma un album di pura e vera musica folk,.. rifatta in chiave metal! E per coloro che non vedono questo genere solo come una fonte di immense bevute -cosa comunque obbligatoria- ecco che il gruppo di Cris Frederiksen, con la complicità di Owl (ovvero Frederik Uglebjerg, batterista dal 2012 ed ora anche produttore della band!), riesce ad offrire spunti culturali tutt’altro che banali: “Liden Kirsten” è una ballad tradizionale danese che racconta la storia di come un re decida di far diventare sua moglie e madre dei suoi figli la donna che desidera… senza che lei sia minimamente al corrente di questa idea. “Carmen Vernale” fu composta attorno il 1500 da Morten Børup, un cantore della Cattedrale di San Clemente (nella città di Aarhus, principale porto del paese), e viene qui proposta con il growl che urla il testo originale in latino; è da notare che la melodia principale del brano viene tutt’ora suonata ogni dodici ore dalle campane del municipio Aarhus… rendendola forse una sorta di ‘hit’ che continua ad essere proposta da oltre cinque secoli (provate a calcolare quella frequenza di dodici ore che va avanti da anni… e poi convertitela pure in ‘stream’ o ‘visualizzazioni’, così la rendete di più comprensibile per l’uomo moderno)! Sempre in ambito culturale, “Drømte Mig En Drøm” è una elaborazione della più vecchia e nota canzone della Danimarca, giunta fino ad oggi tramite le rune di un manoscritto del 1300. Decisamente un album intenso, godibile, eccitante, provocante, sempre arricchito da vocals tuonanti ma anche dalla voce femminile di Andrea (sorella del batterista e front woman della punk band Situationsfornærmelse), il tutto in un turbinio di chitarre taglienti che lasciano spazio al solito range di strumenti più tradizionali, dalla chitarra acustica al mandolino, dalle cornamuse ai tin whistles: se cercate il folk metal, questo è assolutamente un’album da avere!

(Luca Zakk) Voto: 8/10