(Bloody Mountain Records) Non è stato per nulla semplice recensire questo EP, più che altro per la difficoltà riscontrata nel classificare l’opera. Il progetto Sxuperion è stato partorito da una sola mente e di fatto la personalità dell’artista si sente subito. Si nota immediatamente pure l’origine americana dei suoni, sempre viranti verso un death brutal soprattutto nella cavernosa voce. Mi sembra comunque che la traccia di apertura possa ben esemplificare la commistione di generi proposti: “Catastrophe Column” comincia come un brano death molto aggressivo, poi la voce che di colpo si insinua è chiaramente ispirata alla scuola americana in pieno stile Morbid Angel, poi improvvisamente la canzone diventa un brano black atmosferico. Per certi versi l’intero album si sviluppa su questa falsariga, ricordandomi a tratti il connazionale Xasthur, altro artista piuttosto avulso agli schemi. L’EP è quasi un album a se stante, tanto risulta corposa e completa la proposta musicale contenuta, l’autore dimostra di saper gestire al meglio e con padronanza le proprie idee e soprattutto trasferirle in musica. La produzione risulta curata, i suoni cristallini e oscuri allo stesso tempo, la grafica del cd davvero ben fatta. La sola preoccupazione per chi ha prodotto il cd è capire a chi possa essere adatto l’ascolto, la preoccupazione invece di chi ascolterà sarà solo dare una connotazione al poliedrico suono che uscirà dalle casse.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10