(Strong Music Prod.) Questo album è qualcosa che va oltre il semplice e canonico lavoro musicale. Symon-Musica è innanzitutto un progetto nato in Bielorussia, questo significa anche una certa difficoltà nel reperire informazioni perché lo stesso booklet è scritto in caratteri cirillici. Con testi basati sulla letteratura di quel paese (o meglio su un poema di Jakubom Kolasom, personaggio di spicco di quella cultura letteraria), i tre musicisti che fanno capo ai Dialectic Soul, band symphonic black metal, insieme a membri di Rechytskіya Muzykі che è un ensemble folk, hanno dato vita a questo album che travalica i soliti confini del metal e del semplice concetto del progressive (stupende, parlando di prog, “Жыццё” e “Песня вольная”). Su partiture a metà tra il black e il symphonic metal (“Родны край”) si calano spunti folk, sia con strumenti tradizionali che attraverso le melodie delle distorsioni delle chitarre e con voci dei  Rechytskіya Muzykі i quali creano un connubio perfetto. Viene anche difficile spiegare i singoli pezzi (alcune loro fasi mi han ricordato qualcosa della PFM), i quali si dimostrano cangianti, ma soprattutto fatti di una unità melodica scorrevole e affascinante. Anche il caos delle distorsioni prende forma e il growling dei  Dialectic Soul quasi viene assorbito dal clima generale di arcaiche ed epiche melodie. Diventa una festa (in particolare “Вясна”) e un rituale questo lavoro e nell’andare avanti nell’ascolto (nove canzoni in quasi quaranta minuti) si scoprono scorci incantati, meravigliosi, ma sempre tenuti sulla corda dalle inserzioni delle chitarre elettriche e dai ritmi della batteria. Un capolavoro universale che ora trova posto ovunque (l’album è del 2011), attraverso la distribuzione della Napalm Records.

(Alberto Vitale) Voto: 9/10