(Ektro) Sono sfacciati e spregiudicati. Ed io li adoro. Il loro assurdo debutto omonimo (recensione qui) mi esaltò, anche per la subdola ironia (quasi ogni traccia era intitolata con un qualcosa che ricordava il numero della traccia stessa)… ed ecco, senza pretese o trombe e tappeto rosso che giunge il secondo album, il quale con finlandese fantasia si chiama “TV2”… in linea con una copertina indubbiamente legata al lavoro precedente (sostanzialmente è uguale!). Mi chiedo, disperso nel mio intimo sub digitale: come si chiamerà il terzo album? “Channel 3?”, “Frequency 3.0?”, “Antenna 3”? Pazzeschi. Ambito completamente elettronico, synth rock, electro avant garde, analogic digital. Un tubo catodico sferzato da una tormenta di elettroni radioattivi senza inizio e senza fine, senza ordine, senza logica digitale, senza nemmeno premeditati sballi fuzzy. “TV2” è pura espressione digitale, l’espressione di Jussi Lehtisalo (Circle, Pharaoh Overlord, Steel Mammoth, Southern Lord e proprietario della Ektro) e Ilari Larjosto (Keys of Life, Sex Tags UFO, Honest Jon’s, Untz Untz). Musicalmente siamo agli antipodi del metal. Ma anche della dance, della techno, e di qualsivoglia cosa che non sia questo marcio tubo catodico chiamato Televisio. Gli antipodi di tutto tranne loro stessi. “TV2” offre una traccia in più di “Televisio”: otto brani pieni di vibrazioni, di congiunzioni astrali, di raggi laser, gamma e delta. Luci verdi provocanti, sensualmente rosse, misteriosamente blu. Ironie sintetiche e sballi elettrolitici. Movimento alla potenza di due, ingrandimenti pixelati, memorie ritentive e ricordi temporanei. Titoli traducibili con assurdi concetti quali “Incubo”, “Aspetta un minuto”, “L’ho visto in Finlandia” e, ovviamente, “Antenne”. Cosmo liquido. Acqua congelata. Astri cadenti. Luci extra galattiche. Robot ipersensibili ed androidi strafatti. Il canale due trasmette queste pornografie, forse vietate ai minori, ma anche ai maggiori e a chiunque non si avvali di una mente dannatamente aperta, spugnosa, binaria, ottale, esadecimale, ma anche analogica, valvolare… quasi meccanica. Trip totale. Una passeggia hippie nell’infinità dei confini di una memoria elettronica.

(Luca Zakk) Voto: 9/10