coptempleofbaal(Agonia Records) Letali e spietati. Violenti e micidiali. Trionfali e demoniaci. I francesi Temple Of Baal tornano sulla scena con il quarto full length nella loro lunga carriera. Maturi ed intelligenti, creano un death metal orientato al black con una potenza mostruosa ed una resa atmosferica di esemplare qualità. Oscuri fino ad impossibili limiti cromatici, riescono ad offrire un death molto spinto verso i confini, pieno di tecnica, trasudante brutalità e ricco di idee compositive che trasformano la musica in una rappresentazione quasi teatrale delle oscene emozioni descritte. Devota al male, coinvolgente, profonda ma anche brutale “Arcana Silentium”. Lacerante e infinitamente infernale la grandiosa “Gnosis Of Fire” dove si affacciano con ottimo risultato voci corali pulite aumentando l’impatto scenico, specialmente nei cambi con il growl. Isterica, veloce, piena di cattive intenzioni “Golden Wing Of Azazel”, capace di un groove imponente nonostante l’estrema velocità, e arricchita da idee interessanti come lo scream ai limiti della tortura che si può percepire ad un certo punto. Riff concepiti per la tortura in “Lord Of The Raging Seas”, mentre la conclusiva “Walls Of Fire” non si focalizza su estreme velocità, piuttosto su una profondità emozionale impossibile da dimenticare, grazie anche ad una alternanza tra momenti cadenzati e riff tirati, con delle divagazioni impattanti di immenso effetto. Canzoni sempre coinvolgenti anche grazie a delle durate interessanti (molti si passa spesso i sei minuti, arrivando anche a quasi dieci), che danno luogo ad oltre un’ora di devastazione. Un album da godere con gusto perverso, in quanto ingloba molte componenti dei grandi del death, dei moderni blackned death e pure di diversi concetti sviluppati dal black: componenti sempre ottimamente integrate, amalgamate, concepite sempre e comunque con un obiettivo demoniaco, con l’annullamento della vita sempre in primo piano.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10