coptenebrae(Masterpiece) Mi sono accostato con un po’ di diffidenza al secondo disco degli italianissimi Tenebrae, che non mi sembravano proprio il gruppo adatto a una webzine come MetalHead… ma già al primo ascolto mi sono ricreduto. I nostri, raccolti attorno al chitarrista Marco Arizzi, si definiscono esecutori di un ‘art rock’ che, in realtà, mi sembra avere essenzialmente connotati gothic rock (ma come si vedrà ci sono anche delle eccezioni). La band racconta una storia palesemente ispirata al “Faust” di Goethe, e che si intreccia con le vicende raccontate nel disco di debutto, che purtroppo, però, non ho mai ascoltato. A dispetto dell’intro di synth, “Luce nera” è essenzialmente un prog anni ’70 con qualche spunto gotico: funziona il testo in italiano, interpretato con passione da Paolo Ferrarese. Dalle atmosfere molto più oscure, gotiche e malinconiche il resto del platter, a cominciare da “Perdizione”, che vanta alcuni passaggi veramente d’impatto e struggenti; la titletrack è incorniciata dal bel refrain ‘Tu fuggirai per sempre’. “Occhi spezzati” è l’unico brano che tollera qualche verso in inglese, pure evocativo; “Schegge di Specchio” si concede maggiormente a una melodia rock, accattivante e immediata. Mi sono tenuto per ultimo, però, il brano migliore del lotto: “Margarete” è una ballad emotivamente potentissima, che avvicinerei a certe cose dei My dying Bride (o forse, se voglio evocare una band nota ai più giovani, i Within Temptation): in questo caso l’interpretazione di Paolo si fa lirica e sublime. La scelta di cantare in italiano limita forse il pubblico degli interessati, ma a mio parere è assolutamente vincente. La band si dedica anche ad altre forme di espressione artistica accanto a quella musicale: nonostante i numerosi cambi di formazione si propone spesso dal vivo, soprattutto in Liguria. Siete di quelle parti? Non lasciateveli scappare!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10