copterminalsick(To React Records) Forza, potenza, un substrato di elettronica, sampler, circuitazioni sonore e tanto metalcore, nu metal ed anche melodic deathcore. Su tutto questo si fonda l’ossatura compositiva degli emiliani Terminal Sick. Un nuovo lavoro, diretto, molto muscolare e abbondantemente schematico. Ci sono delle buone sortite iniziali in brani come ad esempio “Broken Family” o “Everlasting”, però si va a finire poi sempre in percorsi già noti, fatti di breakdown e riff serrati, aperture melodiche improvvise e poi tutto da capo. L’elettronica che potrebbe creare scenari inaspettati resta a vista in un angolo, il cantato di RobbySick mi sembra abbastanza monocorde. Le chitarre che procedono nei riff andanti, tipicamente melodic death, hanno un’andatura standard. I breakdown spesso tendono a far segnare il passo alle canzoni, le ripartenze diventano immediatamente avvincenti, ma nell’insieme gli stop ‘n go hanno qualcosa di slegato. La produzione di Dualized e Eddy Cavazza (DYSFUNCTION Prod.) allo Zeta Factory di Carpi e la masterizzazione di Tony Glassner (a Seattle) hanno cucito insieme un vestito sonoro lineare, privo di sbavature. L’album ha il suo impatto, ma devo riconoscere che le canzoni di Alessio Chierici, batterista e autore di musica e testi, non mi hanno poi entusiasmato e credo che queste facciano si che “Nothing More” sia un album nella media e comunque non inferiore a tante infornate straniere che arrivano qui da noi.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10