(Autoproduzione) Inizio ad ascoltare “Face the Terror”, senza nemmeno sapere chi siano I Terror Empire e nel mentre guardo le loro foto promozionali e scopro ragazzi semplici, giovani ma capaci di concepire un sound potente, aggressivo e variegato nelle sue strutture. Si, sono giovani ma suonano con disinvoltura ed anche con scioltezza, come musicisti navigati. “Face the Terror” è il debut di questi portoghesi ed è un concentrato di thrash metal rivisto in chiave moderna, nonostante i continui richiami al passato, con propulsioni ritmiche estreme e velenose,  sempre in combutta con il riffing ricco e solido. Le canzoni sono il frutto di questo immenso lavoro il quale ha concepito spunti estremi e veloci, come “Redemptive Punishment” e “The Brave”, oppure meno irruenti ma sempre cangianti e ricchi di canonici riff thrash metal, come “Last Fire” e “Dirty Bomb”. A conti fatti i Terror Empire suonano con forza e complessità insieme e senza cori o ritornelli ad effetto, come se la band badasse più alla sostanza e al peso specifico delle canzoni che ad altro, creando così un thrash metal davvero estremo. “Face the Terror” è il risultato più importante che I lusitani abbiano raggiunto in tre anni di attività. E’ un EP di sei pezzi, senza un’etichetta alle spalle ma con una produzione professionale (di Rui Alexandre) in cui il mixing e mastering è stato poi finalizzato da Miguel Seco (Napalm Death, Robert Plant, Blaze Bailey). Se le premesse sono queste, l’album di debutto sarà un lavoro estremo e ben suonato, ma senza canzoni che risultino poi scorrevoli e facilmente assimilabili. Infatti “Face the Terror” non ne ha di queste e l’EP stupisce più per l’impatto e la tecnica che per una senso della melodia generale.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10