coptetrarchate(autorpoduzione) L’EP “Symposium of the Tetrarchs” dei Tetrarchate segue un demo del 2010. La band della provincia di Urbino assesta il secondo passo nel cammino verso la costruzione di una carriera musicale. Quattro brani registrati in maniera pulita e in condizioni tali da lasciare bene intendere la carica dei singoli strumenti, volti a un thrash metal con punte di puro speed. Non mancano anche soluzioni vagamente melodic death metal. I Tetrarchate hanno un discreto istinto nel volere variare i pezzi e la cosa è positiva, meno invece la resa finale che dimostra uno stile ancora acerbo e forse non del tutto definito. Perplessità anche sul cantato: quel timbro roco a volte ombroso o falsamente scream è francamente adatto al genere, ma ci sarebbe da migliorare la cadenza stessa nell’articolare le strofe. Inoltre le poche fasi in growl di Andrea Biondi (anche chitarrista ritmico) sembrano fuori dal tema musicale complessivo. Piacevole il tessuto delle chitarre ricamato in “Scar”, pregevole in toto la canzone “Massachertorte”; appare troppo slegata, ed ecco un esempio di quello stile ancora acerbo di cui si diceva sopra, “Genocide”, energica ma migliorabile il songwriting di “Chant of the Forsaken”. I Tetrarchate con le quattro canzoni summenzionate dimostrano di avere un nucleo di idee e un certo stile, ma proprio quest’ultimo necessita di un’ulteriore revisione. A lavoro per il proprio futuro!

(Alberto Vitale) Voto: sv