copthabu(Pure Prog/Audioglobe) Fra le varie sublabels della Pure Steel Records, la Pure Prog è probabilmente la meno attiva ma la più attenta a scegliere le proprie band: finora, tre dischi e tre centri! Agli ultimi album di Adramelch e Helreidh si affianca ora infatti il secondo platter degli argentini Thabu, pubblicato autonomamente dalla band due anni fa e ora disponibile su scala mondiale. Bel progressive ubriacante in “A Game of Lies”, ma “Fictionating the Present” è molto più originale, perché il brano, dapprima serrato, ha un break che è un capolavoro di organo e sfoggio di capacità vocali da parte del singer James Robledo. Toni elegiaci e drammatici per la power ballad “Beyond the End”, mentre “Theater of Faith” è molto più aspra, addirittura con qualche controcanto in growling, per cui ovviamente il pensiero va ai Symphony X. Anche “Hunting Sinners” presenta le stesse, convincenti coordinate; ma la vera sorpresa sta alla fine, perché lo strumentale “Violentango” è una geniale commistione fra il metal e la tipica musica ballabile argentina. I nove brani in scaletta hanno anche l’altro grande vantaggio di essere mediamente brevi rispetto alle spesso troppo intricate composizioni di settore. Il consiglio è quindi di accostarsi fiduciosi a questa band così inusuale!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10